top of page

Blog

DATTI UNA MOSSA PER IL BENE DELLE TUE OSSA!



Se ne parla spesso, ma pochi in realtà sanno di cosa si tratta, come si previene e come si cura: l’osteoporosi è una malattia sistemica caratterizzata da una diminuzione quantitativa generalizzata della massa ossea e da alterazioni qualitative del tessuto osseo che predispongono ad un’aumentata fragilità con conseguente aumento del rischio di fratture. La maggior parte dei fattori di rischio possono essere racchiusi in cinque categorie: l’età, fattori genetici (prevalenza maggiore nelle donne, familiarità), fattori ambientali (deficienze alimentari, fumo, alcool), carenza di ormoni endogeni (estrogeni e androgeni) e caratteristiche fisiche dell’osso (composizione e densità ossea). Uno studio condotto dall'OMS nel 2015 ha evidenziato che attualmente l’osteoporosi interessa oltre 75 milioni di persone in Europa, Stati Uniti e Giappone, con un rischio stimato del 15% di andare incontro, nell’arco della vita, ad una frattura vertebrale, del polso o dell’anca, le sedi maggiormente esposte a rischio. Questi dati sono quantomeno allarmanti e ci fanno capire quanto l’osteoporosi debba essere presa seriamente in considerazione, soprattutto sotto il profilo preventivo anche se, per fare ciò, ad oggi non esiste farmaco, ma ci si basa essenzialmente su tre misure chiave: praticare regolarmente attività fisica, assumere adeguatamente calcio e controllare il dosaggio della vitamina D, essenziale per l’assorbimento del calcio stesso. E’ scientificamente dimostrato che chi pratica esercizio fisico a carico gravitazionale (esercizio in posizione eretta che impone il carico del peso del corpo) ha una massa ossea maggiore di un soggetto sedentario perchè l’apparato scheletrico è come un’unità funzionale capace di autoregolare la propria mineralizzazione in funzione del calcio a disposizione e delle forze muscolari a cui è sottoposto: sono infatti gli stimoli meccanici dati dal carico, attraverso la fase di pressione esercitata durante l’attività motoria, che stimolano direttamente l’attività osteoblastica (cellule deputate alla formazione di nuovo tessuto osseo). Ciò significa che al soggetto osteoporotico risulteranno essenziali esercizi di stimolazione meccanica e potenziamento muscolare (che andranno eseguiti per serie e ripetizioni, sfruttando il peso del proprio corpo o la resistenza offerta da elastici, pesi liberi, macchine isotoniche e pedane vibranti), esercizi di equilibrio e coordinazione per prevenire le cadute, esercizi di educazione posturale per evitare carichi eccessivi e “gratuiti”, soprattutto alle vertebre osteoporotiche. Ad essi andranno aggiunti attività fisiche quali camminata, corsa leggera, salto della corda (ove l’osteoporosi non sia in fase avanzata) e ballo, con esercizi proporzionati alle capacità e possibilità funzionali di ciascuno.

A fini preventivi, svolgere attività fisica durante l’età dello sviluppo permette di raggiungere un livello di massa ossea elevato, così da arrivare nell’età sensibile con un livello osseo più abbondante. Al tempo stesso, non è mai troppo tardi per iniziare o ricominciare attività motoria, purché sia monitorata e ponderata sotto il profilo medico e tecnico, evitando il “fai da te”.


Featured Posts
Riprova tra un po'
Quando verranno pubblicati i post, li vedrai qui.
Archive
Follow Me
  • Grey Facebook Icon
  • Grey Twitter Icon
  • Grey Instagram Icon
  • Grey Pinterest Icon
bottom of page