I segreti per una vita longeva

Al giorno d’oggi le persone vivono più a lungo di sempre, secondo l’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la maggior parte della popolazione mondiale può ambire mediamente ad una aspettativa di vita di 60 anni.
Il paese con il più alto tasso di longevità è il Giappone, in cui si vive mediamente 86 anni, seguito da Australia, Singapore, Spagna, Francia, Italia, Svizzera, Lussemburgo e Canada, dove la media scende a 85 anni.
La longevità di queste popolazioni è strettamente legata allo stile di vita individuale e alle caratteristiche economiche, sociali ed ambientali di questi paesi.
Per ciò che riguarda il Giappone il più alto alto tasso di longevità è supportato da un economia forte e strutture sanitarie sempre più consolidate, una dieta a base di vegetali e pesce, con scarso consumo di grassi saturi e carne. Vi è una natura sociale ben radicata, con legami familiari molto forti e una partecipazione molto spiccata alle attività culturali, tutte condizioni che contribuiscono a ridurre i livelli di stress come afferma Sarah Harper, Professoressa di Gerontologia all’Università di Oxford.
Nei paesi che abbracciano il mediterraneo si predilige una dieta omonima come modello nutrizionale, i cui benefici sulla salute sono oramai scientificamente provati, a base di frutta, verdura e olio d’oliva, prediligendo sempre il pesce e le carni bianche al consumo di carni rosse.
Secondo l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) un fattore determinante e che accomuna la longevità delle comunità dei paesi sopracitati è sicuramente uno stile di vita attivo. Questo grande tema è sempre più consolidato da numerosi studi scientifici che ne supportano la valenza per ciò che riguarda i benefici sulla salute e di conseguenza sul prolungarsi dell’aspettativa di vita.
L’ennesima conferma viene da un lavoro pubblicato il 6 aprile 2015 negli Stati Uniti sul Journal of the American Medical Association Internal Medicine, che sostiene l’importanza dell’esercizio fisico a ritmo sostenuto come fattore essenziale per prevenire la morte prematura. I ricercatori hanno seguito 204.542 persone con più di 45 anni, suddividendoli in tre gruppi: nel primo sono stati inseriti soggetti sedentari, nel secondo coloro che eseguivano esercizi di intensità moderata, mentre nel terzo sono state raggruppate le persone che facevano regolarmente sforzi vigorosi. Gli autori hanno scoperto che chi faceva dell’esercizio fisico vigoroso aveva una riduzione del 13% del rischio di mortalità rispetto ai soggetti sedentari e il 9% rispetto a quelli che praticavano un attività moderata. Secondo Klaus Gebel, ricercatore della James Cook University coinvolto nello studio, chiunque sia in grado di svolgere attività fisica dovrebbe raggiungere almeno la soglia dei 150 minuti alla settimana, che comprendano 20/30 minuti di esercizio intenso.
Per ciò che concerne la quantità e la qualità dell’esercizio fisico è sempre preferibile affidarsi ad un professionista del settore rispetto al “fai da te”, anche per ottenere i maggiori benefici in rapporto al tempo dedicato.
In conclusione, ad oggi i segreti per la longevità dipendono essenzialmente dal proprio stile di vita che può essere sintetizzato in tre punti fondamentali:
Mantenersi attivi fisicamente e mentalmente
Mangiare con quantità adeguate, ma soprattutto di qualità
Contenere lo stress
Considerando che il tasso di sedentarietà soprattutto nei paesi occidentali è ancora molto elevato, si può solo che migliorare sotto questo punto di vista e aspettarsi che di conseguenza l’aspettativa di vita possa aumentare sempre di più.
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